Sono Attilio Landolfi, fotografo di matrimoni, e non solo.
Appassionato, curioso ed instancabile osservatore.
Il termine fotografia deriva dalle parole greche “luce” e “scrittura”. Fotografia significa "scrittura con la luce".
La fotografia mi ha sempre affascinato ed il mio impegno è sempre stato e lo è tuttora (perché non bisogna fermarsi mai) quello di trasformare la passione in lavoro, ricercando, studiando, sperimentando nuove tecniche.
"Scrivere con la luce" è l’idea che più mi affascina, perché alla base di tutto c’è la luce o l’assenza di essa e, attraverso questi elementi dall’apparenza così semplici, si “scrive”, si cattura un momento, un’emozione, un ricordo.
Questo è il compito di un buon fotografo e questo è ciò a cui miro in ogni mio lavoro. Per raggiungere questo obiettivo ho abbracciato lo stile del reportage fotografico.
Reportage significa raccontare una storia, cogliere degli istanti, affidandosi a fotografie naturali, non impostate o basate su pose, fare un reportage significa cercare la spontaneità di ogni momento e imprimerlo in un’immagine. Il reportage non è fotografia "improvvisata" e, di conseguenza, nemmeno il lavoro del fotografo che sceglie questo stile lo è; innanzitutto, c’è la conoscenza di chi si affida a te per custodire i ricordi dei momenti più importanti della propria vita, e l’attenzione costante verso quello che accade, perché a volte è una piccola frazione di secondo quella che, più di ogni altro momento, riesce a racchiudere un’emozione che può durare una vita.